Decreto Lavoro 2023 : novità e prospettive
Gentili Clienti,
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2023 il decreto Lavoro (D.L. n.48/2023), che introduce importanti novità, alcune in vigore dal maggio 2023.
Contratto di lavoro a tempo determinato
Le causali legittimanti il ricorso al lavoro a tempo determinato sono sostituite dalle seguenti:
- specifiche esigenze previste dai contratti collettivi stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle rappresentanze sindacali aziendali o dalla rappresentanza sindacale unitaria;
- entro il 30 aprile 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti; specifiche esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti in assenza della previsione della contrattazione collettiva (in questo caso è consigliabile procedere con certificazione delle stesse presso una delle apposite commissioni);
- - esigenze sostitutive di altri lavoratori.
Obblighi informativi
Semplificazioni in materia di informazioni e obblighi di pubblicazione in merito al rapporto di lavoro. Si è stabilito che le informazioni inerenti all’orario di lavoro e la sua programmazione nonché il periodo di prova possono essere comunicate al lavoratore con l’indicazione del riferimento normativo o della contrattazione collettiva, anche aziendale, di riferimento.
Il datore di lavoro è tenuto a consegnare o a mettere a disposizione del personale, anche mediante pubblicazione sul sito web, i contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali, nonché gli eventuali regolamenti aziendali applicabili al rapporto di lavoro
Riduzione del cuneo fiscale
Il decreto innalza, in misura pari al 4 per cento, l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga che vanno da luglio a dicembre 2023 (con esclusione della tredicesima mensilità). L’esenzione aumenta fino al 7 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.
Fringe benefit
Si conferma l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per: i lavoratori dipendenti con figli a carico, incluse le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale.
- 6% (fino a maggio 2023 è il 2%) se l’imponibile a fini previdenziali non supera 2.692 euro.
Cumulo con altri esoneri
L’esonero contributivo è cumulabile, per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 con
l’esonero lavoratrici madri dipendenti del settore privato previsto dalla legge di Bilancio 2022
Nuovi incentivi all’assunzione:
Sono tre gli incentivi per l’assunzione di personale previsti dal decreto Lavoro.
1) Sgravio del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro privato che assume i beneficiari dell’assegno di inclusione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. L’agevolazione, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, sarà riconosciuta per un periodo massimo di 12 mesi.
2) Sgravio contributivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali in caso di assunzione dal 1° giugno al 31 dicembre con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato professionalizzante di giovani NEET con età inferiore ai 30 anni.
In caso di cumulo con altri esoneri contributivi l’incentivo è riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
3) riconoscimento di un contributo per ogni persona con disabilità, di età inferiore a 35 anni, assunta con contratto di lavoro a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre.
Assegno per l’inclusione
L’assegno per l’inclusione è la nuova misura di sostegno al reddito che spetterà ai nuclei
familiari composti da almeno un soggetto disabile o minorenne o ultrasessantenne o invalido
civile, a partire dal 1° gennaio 2024.
Il beneficio economico sarà pari a 6.000 euro annui (ovvero 7.560 euro annui se il nucleo
familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età
pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non
autosufficienza) moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza e spetterà per 18 mesi,
rinnovabili per ulteriori 12 mesi previa sospensione di almeno un mese.
La percezione di lavoro dipendente o autonomo è compatibile con la misura entro il limite massimo di 3.000 euro lordi.
I nuclei familiari beneficiari dell’assegno per l’inclusione, una volta sottoscritto il Patto di
attivazione digitale, sono tenuti ad aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o
lavorativa, da cui sono esclusi i pensionati, gli ultrasessantenni e i disabili. Il beneficiario è
tenuto ad accettare un’offerta di lavoro che abbia durata non inferiore ad un mese e, se part time, un orario pari almeno al 60% dell’orario a tempo pieno e con una retribuzione non
inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi e che sia, alternativamente:
- a tempo indeterminato, su tutto il territorio nazionale;
- a tempo determinato, anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista oltre 80 km
dal domicilio.
Incentivi per assunzioni di beneficiari dell’assegno di inclusione
Ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’assegno per l’inclusione è riconosciuto
un incentivo per un periodo pari a:
- 24 mesi in caso di assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato,
pieno o parziale, o apprendistato, entro il tetto massimo pari a 8.000 euro.
- fino a 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato o stagionale, a tempo pieno o
parziale, nella misura del 50% entro il tetto massimo pari 4.000 euro.
Ulteriori misure
Il decreto Lavoro prevede inoltre:
- misure per il rafforzamento dell’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- l’istituzione di un Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative;
- la sottoposizione alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori domestici;
- l’incremento del Fondo nuove competenze nel periodo di programmazione 2021-2027;
- specifiche misure per il settore dell’autotrasporto e il lavoro marittimo;
- il rifinanziamento dei centri di assistenza fiscale; - la cassa integrazione guadagni in deroga per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione;