Fringe benefit 2022
Nel decreto Aiuti bis trovano spazio alcune disposizioni che hanno il fine di dare un sostegno ai lavoratori dipendenti, mediante l’intervento dei propri datori di lavoro.
Si tratta del sistema dei fringe benefit, ovvero delle erogazioni, non solo in denaro, ma anche in beni e servizi, che il datore di lavoro concede ai propri dipendenti e che, entro una determinata soglia, vengono esentati dalla tassazione ai fini IRPEF.
La soglia, come prevista dall’art. 51, comma 3 del TUIR, è fissata in misura pari a 258,23 euro, ma con il decreto Aiuti bis, è stata raddoppiata per l’anno 2022.
Inoltre, e questa è una novità inedita, in tale soglia di esenzione vengono fatte rientrare, eccezionalmente per il 2022, le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.
Si tratta, come può essere facilmente intuibile, di due interventi che vogliono sostenere i lavoratori ad affrontare il rincaro del costo della vita e, soprattutto, delle spese energetiche, che si sta registrando negli ultimi mesi a causa di una serie di concause sia sul piano sanitario, ma, soprattutto, geo-militare (il riferimento è alla crisi scatenata dal conflitto scoppiato in Ucraina).
Il decreto Aiuti bis interviene su due livelli:
1) raddoppia la soglia di esenzione portandola a 516,46 euro;
2) include nella suddetta soglia raddoppiata anche le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.