La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 4 luglio 2018, n. 17522, ha stabilito che è l’impresa a dover provare la giusta causa del licenziamento anche allorquando il dipendente ne lamenti la natura ritorsiva. Spetta, invece, al lavoratore fornire la prova dell’illiceità del motivo determinante la risoluzione. Il giudice, peraltro, è tenuto a rilevare d’ufficio la nullità della risoluzione del rapporto a prescindere dall’inquadramento errato della vicenda.