Naspi: il requisito delle 13 settimane valido solo per le domande presentate nel 2025
Gentile Cliente,
L'INPS, con il messaggio 420 del 3 febbraio 2025, ha fornito chiarimenti sulle nuove disposizioni relative all’accesso alla NASpI.
La normativa, introdotta dalla legge di Bilancio 2025, prevede che, in caso di cessazione volontaria di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti la richiesta, il lavoratore debba avere almeno 13 settimane di contribuzione nel periodo tra la cessazione volontaria e quella involontaria per poter accedere alla NASpI.
L’INPS ha precisato che la regola si applica solo agli eventi di disoccupazione dal 1° gennaio 2025. Ne è quindi dovuta l’applicazione unicamente con riferimento alle domande di Naspi presentate a seguito di eventi di disoccupazione verificatisi a far data dal 1° gennaio 2025.
Restano escluse le dimissioni per giusta causa, quelle in periodo di maternità/paternità e le risoluzioni consensuali previste dalla legge.
L’Istituto ha inoltre precisato che, a decorrere dal 5 febbraio, i propri funzionari potranno ottenere la lista delle domande con le caratteristiche in argomento attraverso procedure interne.
Dal 7 febbraio la procedura d’istruttoria delle domande Naspi provvederà ad eseguire automaticamente la verifica del requisito delle 13 settimane di contribuzione tra la data di cessazione del rapporto di lavoro terminato con dimissioni o risoluzione consensuale e quella di cessazione involontaria oggetto della domanda.
La presenza di eventi potenzialmente neutri non permette l’ampliamento del periodo di osservazione attraverso la relativa neutralizzazione.
Ai fini del diritto, l’Inps ha precisato inoltre che sono da considerare utili tutte le settimane retribuite, se rispettato il minimale settimanale, nonché quelle valide ai fini del perfezionamento del requisito.