Nel puzzle della riforma dello sport ancora tante tessere da coordinare
Gentile Cliente,
Il 2023 sarà un anno decisivo per l’attuazione della riforma dello sport.
Dei cinque decreti legislativi attuativi della legge delega 86/2019, solo uno è ancora in attesa di attuazione: il decreto 36/2021, che riorganizza la disciplina su enti sportivi dilettantistici e lavoro sportivo.
Tuttavia, alcune delle disposizioni ivi contenute sono già operative dal 1° gennaio 2022, ad esempio, a quelle in tema di riconoscimento ai fini sportivi delle associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd) e sostegno delle donne nello sport, oltreché del TitoloVI (artt. 10, 39 e 40).
Per le restanti norme occorrerà invece attendere il 1°luglio.
Rimangono tuttavia, diversi aspetti da chiarire
- Uno di questi attiene alla nozione di sport riportata nell'articolo 2 del Dlgs 36/2021 che richiama, nella sostanza, la definizione di cui alla Carta europea Dello sport. Questa norma dovrà essere coordinata con le esigenze specifiche dell’ordinamento sportivo sottoposto al controllo e al riconoscimento del Coni.
- Consideriamo, poi il decreto 39/21 istitutivo del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. In quest'ultimo, oltre alle criticità relative al passaggio dipartimento Sport-Coni, si registrano non pochi disallineamenti. Anzitutto, l'ultimo intervento previsto nel correttivo 163/2022 – che ha ampliato la platea degli enti dilettantistici includendo anche soggetti diversi dalle Asd/Ssd – non sembrerebbe allinearsi con l'impianto del decreto 39/21 che continua a essere rivolto solo a queste ultime due tipologie di enti.
- Ultimo tema riguarda l'impiantistica sportiva, il cui decreto legislativo 38/21 è operativo dal 1° gennaio 2023. il decreto Milleproroghe 2023 ha rinviato al 31 dicembre 2024 il termine delle concessioni alle Asd/Ssd degli impianti sportivi ubicati su terreni comunali demaniali in attesa di rinnovo o scaduti entro il 31 dicembre 2022. il Milleproroghe 2022, aveva già disposto per le Asd/Ssd uno slittamento –peraltro fino al 31 dicembre 2025 – delle concessioni relative agli impianti sportivi. In secondo luogo, occorrerà chiarire la portata delle disposizioni in tema di affidamento diretto previste dal Codice dei contratti, che individuerebbero leAsd/Ssd quali interlocutori privilegiati degli enti local, inquanto, Così come formulata la norma si presenta piuttosto carente e ben difficilmente potrà garantire gli enti locali ad agire in deroga al codice dei contratti.